Magistrati

Sezione VI Civile - Criteri di assegnazione:

CRITERI DI SOSTITUZIONE:
Nel caso di impedimento di un giudice togato e in relazione ad attività monocratiche, in cause ordinarie, che – data la materia – il GOT non possa svolgere, il giudice impedito viene sostituito dal collega che lo segue immediatamente in ordine di anzianità. Il giudice meno anziano è sostituito da quello più anziano. Se tale impedimento dovesse protrarsi oltre 10 giorni, la sostituzione proseguirà ad opera degli altri giudici, in ordine di anzianità, a turni settimanali.
Lo stesso criterio vale per la sostituzione in materia cautelare e di volontaria giurisdizione.
Nel caso di impedimento d'un componente del <<secondo collegio>>  la sostituzione (in base all'ordine di anzianità) avverrà all'interno di questo ad opera dei magistrati che lo compongono e solo in caso d'impossibilità mediante ricorso al primo o al terzo giudice.
Nel caso d'impedimento d'un componente del <<primo collegio>>, la sostituzione (in base all'ordine di anzianità) avverrà mediante ricorso , nell'ordine, al secondo, quarto o quinto giudice.
In caso d'impedimento del Presidente della sezione questi è sostituito dal giudice più anziano e quest'ultimo, a propria volta, dal giudice che lo segue immediatamente per anzianità.
Nel caso di astensione autorizzata o di ricusazione accolta, il giudice astenuto o ricusato viene sostituito dal giudice cui dovrebbe essere attribuito l'affare, in base ai criteri di assegnazione dei nuovi affari tra i giudici.
Se è ricusata l'intera sezione o se, per effetto dell'astensione a ricusazione di singoli giudici, non si può formare il collegio coi restanti giudici della sezione, la sesta sezione è sostituita dalla settima sezione.

CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEGLI AFFARI:
Criteri di attribuzione degli affari al Presidente di sezione
Il Presidente della Sezione ricopre anche l'incarico di Presidente della prima e della nona Sezione Civile nelle quali espleta le funzioni indicate in Tabella e svolge attività di collaborazione alla Presidenza.
In considerazione dei gravosi carichi di lavoro che derivano da tale peculiare situazione, il presidente della sezione svolge le attività qui di seguito indicate:
a) Presiede tutti i collegi della sezione (contenziosi, camerali e di trattazione dei reclami in materia cautelare), partecipa all'assegnazione degli affari civili contenziosi nella misura di seguito indicata;
b) Presiede la riunione con cadenza almeno mensile dei giudici della sezione destinata allo scambio di informazioni sulle esperienze giurisprudenziali all'interno della sezione medesima e sui problemi organizzativi della stessa;
c) Promuove, quando occorra, riunioni congiunte dei giudici della prima e della sesta sezione per esame di problemi di interesse comune;
d) Sorveglia l'andamento dei servizi di cancelleria ed ausiliari;
e) Distribuisce il lavoro tra i giudici della sezione secondo i criteri qui di seguito indicati e vigila sulla loro attività;
f) Coordina le ferie dei magistrati appartenenti alla sezione

Criteri per l'assegnazione degli affari ai giudici togati della Sezione.
Gli affari contenziosi ordinari, esclusi quelli trattati dai GOT, sono ripartiti tra i giudici togati, a partire dal Presidente, secondo il numero progressivo di iscrizione a ruolo, in ragione di dieci consecutivi per ciascuno di essi. Dei dieci procedimenti assegnati al presidente, il primo in ordine di numero di ruolo è da questi trattenuto sul proprio ruolo e gli altri – in ordine di numero di ruolo – sono assegnati ai tre GOT in ordine alfabetico a partire dalla lettera A.
I procedimenti cautelari in prima fase sono ripartiti tra i giudici in turno settimanali a partire dal giudice più anziano, intendendosi compresi nel turno i procedimenti pervenuti in cancelleria in tali giorni.
Nel caso mancasse un giudice della sezione, il turno verrà formato in modo che il magistrato di turno della sesta sezione lo sia, quando deve coprire il doppio turno, anche per la nona.
I procedimenti di reclamo in materia cautelare vengono ripartiti tra i giudici, a partire dal giudice più anziano (con la precisazione che – se il giudice reclamato sia quello cui spetterebbe l'assegnazione del ricorso – relatore sarà il magistrato che lo segue per anzianità ed al giudice "reclamato" sarà assegnato il reclamo successivo), in ragione di uno ciascuno, secondo il numero progressivo di iscrizione a ruolo.
Sono ripartiti a turno tra i magistrati in base al numero di iscrizione a ruolo ed all'anzianità, cominciando dal presidente:
- Gli affari di volontaria giurisdizione e quelli da trattare in camera di consiglio;
- I procedimenti ai sensi dell'art. 696-bis cpc, quelli di cui all'art. 702-bis cpc e quelli di cui all'art. 140-bis del D.Lgs. 206/2005;
- I procedimenti ai sensi dell'art. 825 cpc
Criteri di assegnazione degli affari ai GOT
I GOT in servizio nella sezione sono destinati:
a) Alla supplenza dei giudici togati assenti o impediti, per <<impedimento>> intendendosi l'impossibilità –per lo più temporanea- di tali giudici di esercitare le proprie funzioni per:
(i) Malattia, maternità, congedi, partecipazioni ad attività di studio autorizzate;
(ii) Situazioni in cui sia stata chiesta (e non ancora ottenuta) l'autorizzazione all'estensione ed in cui sia stata proposta (e non ancora decisa) la ricusazione;
(iii) Mancata partecipazione alle udienze istruttorie per impegno determinato: 1) da trattazione di procedimento cautelare tanto urgente da essere con essa incompatibile o di altra causa al posto di altro giudice togato o assente; 2) da esigenza di più rapido smaltimento dell'arretrato o di più celere definizione del contenzioso con: (i) redazione d'un numero di sentenze maggiore di quello che sarebbe possibile ove tale partecipazione vi fosse; (ii) svolgimento (incompatibile con l'effettuazione della normale attività istruttoria relativa alle altre cause) di attività funzionale alla più rapida conclusione della fase istruttoria delle cause che – per la loro anzianità – debbono essere prioritariamente definite;
b) All'autonoma gestione di ruoli nei soli casi di vacanza di posti nell'organico di giudici togati o di parziale legittimo esonero di costoro ed in proporzione alla corrispondente quota di esonero dal lavoro giudiziario.
Conformemente a quanto previsto dalle disposizioni del CSM, i GOT – in considerazione dell'esonero parziale del presidente della sezione dalla trattazione del contenzioso civile – sono pertanto destinati alla trattazione delle cause eccedenti la quota attribuita al presidente.
Le cause così assegnate ai GOT sono ripartite tra costoro una per ciascuno di essi – secondo il numero progressivo di iscrizione a ruolo – in ordine alfabetico dei loro cognomi a partire dalla lettera A.
I GOT sono destinati a turno – in base al verificarsi dell'esigenza di sostituzione e cominciando dalla lettera A – in supplenza dei giudici togati impediti.
La sostituzione motivata dall'esigenza di cui al precedente punto (iii-2) avverrà in base a provvedimento del presidente della sezione emesso prima dell'inizio di ogni semestre.
Il GOT, in caso di assenza o impedimento, è sostituito dal GOT che lo segue in ordine alfabetico.
Ciascuno dei magistrati togati eserciterà vigilanza sull'attività giurisdizionale dei GOT e riferirà al riguardo al Presidente della sezione alla fine di ogni trimestre.

Nella definizione del nuovo assetto della sezione Specializzata in materia di impresa (che prevede che quest'ultima venga composta esclusivamente dai Magistrati togati in forza alla Sezione I), si dispone quanto segue:
1. I magistrati della sezione VI continueranno a trattare i processi della sezione V^ (ex valeri@ IX Sezione Specializzata Imprese)IX a loro assegnati fino all'entrata in vigore delle nuove tabelle organizzative.
2. Verranno però riassegnati ai giudici della sezione IX, nella sua nuova composizione, i processi pendenti nella sezione specializzata, originariamente assegnati ai giudici della VI, nei quali non siano state ancora effettuate decisioni sulle istanze istruttorie delle parti.
3. Inoltre verranno riassegnati alla sezione I i procedimenti in materia di concorrenza sleale che alla data di entrata in vigore delle nuove tabelle fossero ancora pendenti persso la sezione VI, e nei quali non siano state ancora effettuate decisioni sulle istanze istruttorie delle parti.