PCT - contenuti e finalità
Il PCT non è un nuovo tipo di processo civile con regole nuove, ma è semplicemente l'introduzione di strumenti
informatici nel tradizionale processo. Il cambiamento non riguarda dunque la disciplina delle fasi processuali quanto le
modalità dello scambio di atti e comunicazioni tra gli avvocati e gli uffici giudiziari e all'interno degli uffici
giudiziari stessi.
Con l' obiettivo di:
- creare un sistema informatizzato dell'attività giudiziaria alternativo a quello cartaceo attualmente utilizzato.
- semplificare i servizi e l'iter delle procedure amministrative delle cause.
- digitalizzare gli atti e i documenti.
- telematizzare i flussi operativi e documentali per il deposito degli atti e dei provvedimenti.
- rendere disponibili i dati e le informazioni, con accesso ai registri di cancelleria e ai fascicoli elettronici
via rete.
- raggiungere più elevati livelli di qualità dei servizi e dell'organizzazione per giudici, cancellieri, avvocati
e professionisti in genere.
- ridurre i tempi del processo attraverso la razionalizzazione dei compiti degli attori del processo.
Il progetto del Ministero della Giustizia nasce sulla base del D.P.R. 13-02-2001 n.123 e si è modificato ed evoluto nel
corso degli anni fino all'ultimo decreto del Ministro della Giustizia del 21 febbraio 2011 n. 44
recante le nuove regole tecniche del processo civile telematico (art. 34 comma 1) le cui
specifiche, adottate con Provvedimento del Responsabile per i Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della
Giustizia, sono state pubblicate per estratto sulla G.U. n.175 del 29 luglio 2011 ed entrate in vigore il 12
agosto 2011.
Le novità introdotte dalle nuove regole tecniche riguardano:
- Estensione dell'applicazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione al settore
penale.
- Adozione della posta elettronica certificata standard (PEC) per tutte le trasmissioni da e per il dominio Giustizia.
- Messa a disposizione (settembre-ottobre 2011) da parte del Ministero della Giustizia del cosiddetto “Portale dei
servizi telematici” per consentire l'accesso ai privati nonché ai soggetti abilitati esterni (avvocati e ausiliari del
giudice) non dotati di punto di accesso.
- Spinta alla dematerializzazione, evitando l'obbligo di formazione del fascicolo d'ufficio su supporto cartaceo.
- Semplificazione dell'architettura, che non prevede più il gestore centrale, ma un sistema di interfacciamento tra i
sistemi interni presso gli uffici giudiziari e il gestore della posta elettronica certificata.
- Introduzione di regole tecniche sui pagamenti telematici, al fine di dare un impulso decisivo a questa tematica, in
linea con le strategie di DigitPA.
Nuova Architettura del Processo Civile Telematico
Trasmissione degli Atti e dei Documenti Telematici
Uno degli obiettivi del PCT è la trasmissione degli atti giuridici tramite le moderne tecnologie per cui l'atto deve
essere redatto non più in modo cartaceo, ma in modo digitale: tale passaggio rende necessaria la redazione dell'atto
giuridico secondo standard informatici precisi che per l'architettura del PCT sono il formato XML .
L'adozione di tale standart per la stesura dei documenti ha un importante vantaggio: nell'ambito del PCT è possibile
definire dei modelli di atto sulla base dei quali gli atti giuridici possono essere creati e successivamente verificati.
Gli atti e anche gli allegati che lo compongono devono essere firmati e cifrati per garantirne l'autenticità e la
riservatezza in maniera tale che solo l'ufficio giudiziario competente possa decifrarlo e acquisirne il contenuto.
Per effettuare questa operazione sia l'avvocato che il magistrato necessitano di una smart card contenente la propria
firma digitale.
Gli atti e gli allegati vengono scambiati all'interno del sistema informatico civile tramite una apposita “busta”
cifrata e sono in formato standard e sicuro (PDF) e vengono accompagnati da dati strutturati (in formato XLM): una volta
accettati essi alimentano in automatico i registri di cancelleria, azzerando le attività di data entry; vengono, infine,
archiviati e conservati nel fascicolo informatico, per essere immediatamente consultabili dalle controparti.
Presso il Tribunale di Genova hanno valore legale rispettivamente dal 24.11.2008 e dal 01.01.2011 i depositi telematici
delle procedure di ingiunzione, nonché l'invio, la ricezione e lo scambio di atti processuali quali memorie, comparse
conclusionali e note di replica nell'ambito del contenzioso civile.
Nelle procedure esecutive immobiliari si possono depositare specifici atti che presso il Tribunale di Genova hanno
valore legale dal 01.12.2009.
In particolare l'Avvocato può inviare telematicamente l'atto di pignoramento immobiliare, l'istanza di vendita, l'atto
di intervento; il delegato può inviare l'avviso di vendita, il decreto di trasferimento e il piano di riparto; i
consulenti tecnici d'ufficio possono inoltrare la relazione peritale.